Bioimpedenziometria

Attualmente in commercio è possibile acquistare per poche centinaia di euro apparecchi  impropriamente chiamati bioimpedenziometri spesso integrati in bilance. Il problema è che questi strumenti non hanno nulla a che vedere con la bioimpedenziometria vera e propria, effettuata  invece con stumenti professionali di elevata affidabilità precisione che permettono la valutazione  di molteplici  parametri di notevole importanza. (Approfondisci nella pagina “La Visita”)   
L’analisi viene effettuata mediante BIA 101 dell'Akern, uno strumento professionale impiegato in dietologia clinica in centri ospedalieri , con  oltre 3.000 pubblicazioni scientifiche sulle più importanti riviste mediche internazionali, considerato da anni uno standard scientifico in tutto il mondo.
L’analisi BIA-AKERN trova applicazione non solo per correggere lo stile di vita e l’alimentazione ma anche in diversi ambiti medici, in quanto in alcune patologie si possono avere alterazioni importanti di diversi parametri della composizione corporea. 
Nell’invecchiamento ad esempio si assiste ad un fenomeno chiamato “sarcopenia” che inizia già a 30-40 anni, caratterizzata da una  progressiva perdita della massa muscolare, con riduzione delle cellule metabolicamente attive (ATM) oltre che ad un aumento della massa grassa (FM) e alterazione dei fluidi corporei intra ed extracellulari (ICW ed ECW).
Pertanto il monitoraggio di questi parametri  risulta di fondamentale importanza per poter contrastare questo fenomeno, che purtroppo riguarda tutti, mediante un regime dietetico appropriato e allenamento mirato.
In ambito  sportivo sia agonistico che amatoriale è molto importante controllare questi parametri, per non incorrere ad esempio nel frequente overtraining o overtraining syndrome (OTS), uno squilibrio dell'allenamento dovuto ad una attività fisica troppo intensa o troppo prolungata, o un regime alimentare inadatto al tipo di lavoro fisico svolto.
Molti sportivi che si imbattono, molto spesso inconsapevolmente, in questa sindrome , non avendo i progressi attesi,  continuano ad allenarsi, talvolta intensificando gli allenamenti portando, oltre che ad uno stato di stanchezza che incide sulla performance sportiva, un danno per la propria salute e rischi di gravi di  infortuni.  
 
In sintesi la Bioimpedenziometria permette di:
 
  • valutare quanto grasso e quanto muscolo c'è nel corpo prima di iniziare un programma nutrizionale o di allenamento;
  • calcolare il metabolismo basale per valutare l’introito calorico del programma alimentare e  per valutare l’intensità dell’allenamento.
  • valutare se una diminuzione di peso è associata ad una effettiva perdita di grasso oppure ad una perdita di massa muscolare e liquidi.
  • valutare se un aumento di peso dovuto ad un determinato allenamento (es bodybuilding) sia dovuto ad un naturale aumento di massa muscolare oppure ad una aumento di grasso e/o ritenzione idrica.
  • analizzare l’equilibrio idrico  mediante valutazione in valore assoluto dell’acqua corporea totale e nei compartimenti intra ed extracellulari per la determinazione del grado di ritenzione idrica.
In conclusione, mediante la bioimpedenziometria è possibile dimostrare che non è vero che allenandosi di più si ottengono maggiori risultati; che una diminuzione di peso  non è sinonimo di perdita di grasso, soprattutto quando avviene in breve tempo e che una dieta incontrollata determina una perdita di  acqua corporea  e massa muscolare e non di grasso. 
Quindi, nessun istruttore dovrebbe somministrare programmi di allenamento e nessun nutrizionista dovrebbe elaborare piani nutrizionali senza conoscere l’esatta composizione corporea.